Con decreto dirigenziale n. 662 del 9 giugno c.a. viene reso noto l’indice massimo di densità venatoria per ATC che è di 0,0308 cacciatore per ettaro, chiaramente viene preso in considerazione l’indice regionale, mentre la 157 del 92 novella l’utilizzo dell’indice nazionale per il calcolo dei cacciatori in un dato ambito, in ogni caso ben più alto di tante regioni d’Italia.
Quello che risalta è la drastica discesa del numero di cacciatori, ovvero nella Sicilia sono stati rilasciati lo scorso anno venatorio numero 25.529 tesserini.
Questo dato ha affossato l’indotto isolano della caccia, si è tramutato in un abbandono di una lecita passione di tanti onesti siciliani, ad un assente controllo della fauna selvatica ed ancora, da non trascurare, un pesante mancato introito nelle casse regionali e nazionali.
Sono sotto gli occhi di tutti le problematiche venatorie isolane, un settore che ha ben poco interessato la classe politica e gli uffici amministrativi della regione, tranne per renderla più inavvicinabile per chi volesse abbracciare detta attività.
Non desidero qui elencare le tantissime manchevolezze, omissioni e ritardi che affliggono la nostra amata passione, del resto ormai sono di pubblica conoscenza, ma solo rammentare, a chi fa finta di non ricordare, che l’attività venatoria non è solo l’atto sterile dell’abbattimento, ma un insieme armonico e legale di rispetto della fauna e di controllo e conoscenza del territorio.
Ormai, è interesse di tanti imbalsamare la natura, questo equivale renderla sterile e invivibile, infatti l’imbalsamazione è il primo passo dopo la fine.
Leggi il decreto in allegato.
DDG 662 del 9 giugno 2020 AATTCC