Ieri 1/3/2023 presso la sede dell’ass.to agricoltura e foreste della regione siciliana sono state convocate le Associazioni Venatorie e le altre del settore inerente l’attività venatoria.
L’assessore, Vice Presidente della Regione Siciliana, on.le Luca Sammartino ha aperto la riunione presentando il nuovo dirigente generale Dott. Fulvio Bellomo che in uno alla Dott.ssa Roberta Paci, dirigente dell’Unità Operativa 1 – Tutela del patrimonio faunistico siciliano ed esercizio venatorio, anch’essa presente dovrà gestire il comparto.
L’Assessore ha poi evidenziato che saranno aperti prima possibile i lavori del Comitato Regionale Faunistico Venatorio per potere stilare il nuovo Calendario Venatorio entro il 15 giugno c.a.
Si sono quindi susseguiti gli interventi dei Presidenti di varie associazioni venatorie presenti che in linea di massima si sono trovati d’accordo sulle problematiche che ormai da tempo affliggono il mondo della caccia e le attività ad essa connesse.
Si è parlato di modifica della legge regionale 33/97, quando anche la legge quadro 157/ 92 è ormai superata ed indubbiamente da modificare in parecchi punti come, ad esempio, relativamente ai comitati di gestione che nelle regioni dove sono stati attuati, spesso hanno portato a gestioni fallimentari e poco funzionali, relegando i cacciatori in modo artificioso ed illogico in porzioni assurde di territorio.
La riunione ha formalmente dato il via alla nuova stagione venatoria 2023-2024 che, si spera, a stretto giro, comporterà l’inizio dei lavori che dovranno impegnare gli Uffici della Regione nel merito delle tantissime questioni aperte.
Dal punto di vista delle nostre Associazioni Venatorie ci sono delle tematiche non possono essere disattese ulteriormente:
- Disfunzioni uffici delle Ripartizioni Faunistico Venatorie dovute alla carenza di personale e di risorse economiche con conseguente impossibilità di espletare l’attività di competenza (esami venatori e di guardie venatorie, censimenti, controllo territorio, ecc.);
- Mancanza di fondi da destinare al conseguimento delle finalità previste dalla L. 157/92 e dalla L.R. 33/97 a causa della ormai sistematica distrazione delle somme provenienti dal versamento delle tasse di concessione governativa e regionale verso altre necessità; necessità creazione capitolo di spesa cui confluiscano almeno in parte i proventi delle tasse versate dai cacciatori vincolato alla gestione faunistica del territorio ed alla caccia programmata;
- Revisione del Piano Faunistico Regionale in particolare con riferimento ai Siti Natura 2000.
La Sicilia, infatti, regione con il più alto numero di Siti in Italia (246) è l’unica nella quale, attraverso l’integrale recepimento del D.D.G. ARTA n. 442/2012 nel vigente PRFV, l’attività venatoria è preclusa nei Siti stessi ad eccezione di soli 18 in cui è consentita solo a partire dal mese di ottobre e con rilevantissime limitazioni di specie cacciabili, densità venatoria, ecc.;
- Chiusura dei demani forestali all’attività venatoria in palese violazione della normativa vigente.
- Censimento e monitoraggio coniglio selvatico;
- Misure attuative Piano Gestione Nazionale Tortora selvatica;
- Dati monitoraggio Beccaccia;
- Censimento e monitoraggio Coturnice siciliana (Alectoris graeca whitakeri)
- Valutazione risultati censimento Lepre Italica ai fini di una eventuale apertura alla caccia.
Pertanto si confida in un proficuo e continuo lavoro dove il modo ed i tempi di soluzione delle problematiche possano rendere dignitosa e rispettosa l’attività venatoria in Sicilia.
Catania,02/03/2023
Stefano Privitera
Liberi Cacciatori Siciliani
Cappadonna Vincenzo
Italcaccia Sicilia
Salamone Vincenzo
A.N.C.A. Associazione Nazionale Cacciatori
Associazione Sicilia
Pappalardo Domenico