Le Associazioni L.C.S. Liberi Cacciatori Siciliani, A.N.CA. Associazione Nazionale Cacciatori, ITALCACCIA Sicilia con il sostegno di SICILIA NOSTRA facendo seguito a quanto comunicato in data 17/1/2024 sono liete di informare che con ordinanza di oggi 22/1/2024 n. 16/2024 il CGARS ha rigettato in toto l’istanza ex art. 59 c.p.a. con la quale le associazioni ambientaliste avevano chiesto l’emanazione di misure idonee a confermare la sospensione della caccia in Sicilia “nel tempo occorrente alla definizione del giudizio di merito pendente in primo grado”, ordinare all’Assessorato di svolgere una “nuova, compiuta e approfondita istruttoria, previa acquisizione di dati aggiornati ai fini della valutazione circa l’inibizione totale o parziale della caccia” e, se del caso, nominare un Commissario ad acta.
Il Collegio ha ritenuto assolutamente infondata nel merito l’istanza rilevando, come peraltro sostenuto dal nostro legale Avv. Barbagallo, in primo luogo che il D.A. 31/GAB del 26/6/2023 non fosse stato sospeso fino alla definizione del giudizio di merito per la cui trattazione era stata fissata l’udienza del 10-1-2024, come invece pervicacemente assunto dalle associazioni ambientaliste e in secondo luogo che, in ottemperanza all’ordinanza n. 365/2023 del 10/11/2023, l’Amministrazione aveva provveduto con idonea motivazione ed all’esito dell’istruttoria appositamente condotta ad emanare il provvedimento di ripresa dell’attività venatoria in tutto il territorio siciliano.
Il Collegio ha poi rilevato, ribadendo quanto già evidenziato dal Presidente del CGARS nel decreto n. 387/2023 del 27/11/2023, come la legittimità del suddetto provvedimento di riapertura della caccia avrebbe dovuto essere eventualmente censurata dinnanzi al TAR, impugnazione del resto già esperita con gli esiti noti (vedi decreto Presidente TAR Palermo n. 665/2023 del 9/12/2023 sul ricorso per motivi aggiunti presentato).
Ciò detto non può non sottolinearsi come l’arroganza delle associazioni ambientaliste abbia subito oggi un ulteriore grave colpo.
Non si può non ricordare infatti come proprio interpretando in maniera assolutamente distorta ed ideologicamente orientata il senso dell’ordinanza cautelare n. 365/2023 del CGARS che aveva sospeso il D.A. 31/GAB del 26/6/2023 (CV 2023-2024) il WWF Italia e consorti con pec del 14/11/2023, a firma del loro legale, erano arrivate al punto di minacciare la P.A. regionale ed i singoli pubblici ufficiali titolari dei poteri decisionali di responsabilità di natura penale ed erariale in caso di emanazione di un provvedimento di riapertura della stagione venatoria 2023-2024 in data anteriore al 10 gennaio 2024, trasmettendo questa diffida al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale Agricoltura, al Dirigente del Dipartimento Sviluppo rurale e territoriale, al Dirigente del Servizio 3 – Gestione Faunistica del Territorio, al Presidente della Terza Sezione del TAR Palermo ed al Presidente del CGARS.
Ebbene le assurde e totalmente infondate minacce oggi hanno trovato adeguata risposta!!
Concluso quindi il procedimento dinnanzi al CGARS attendiamo con fiducia la sentenza del TAR Palermo che si pronuncerà nel merito su tutte le questioni controverse ed anche sulla legittimità del D.A. 1480 SRT-S3 del 16/11/2023 di ripresa dell’attività venatoria.
La caccia prosegue come da calendario.
In bocca al lupo a tutti i cacciatori siciliani.
Catania 22/01/2024
A.N.C.A. Vincenzo Salamone
LIBERI CACCIATORI SICILIANI Stefano Privitera
ITALCACCIA SICILIA Vincenzo Cappadonna
SICILIA NOSTRA Domenico Pappalardo
Leggi Ordinanza
ORDINANZA CGA 202400016_15
Pagamento concessione governativa caccia Sicilia ed ambiti territoriali